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Ammenda pubblica (Usanza di Joppolo)
In Joppolo, fra le tante consuetudini vi è l'"ammenda pubblica", canone penitenziale che si pratica così:
se due vivono in peccato e poi debbono passare in matrimonio, nella festa o nella Domenica precedente la celebrazione del rito nuziale, devono presentarsi in chiesa al parroco, che al cospetto del popolo colà riunito, li fa mettere in ginocchio presso i "paragusti", cioé nel centro della chiesa presso il gradino prossimo all'altare maggiore, isolati e distanti l'uno dall'altra.
Il parroco si avvicina, li carica di pietre grosse e minute, che ripone sulla testa, sulle spalle, sulle avambraccia e sulle mani che tengono conserte al seno.
In tal modo i due peccatori debbono ascoltare la messa cantata; dopo che la gente sarà uscita fuori, il parroco avvicinandosi farà la paternale di rito che ascolteranno in silenzio con occhi bassi.
Poi dirà - il popolo vi ha perdonati ed io ancora nel nome di Dio benedetto.
E così benedicendoli, li accomiata, assegnando loro il giorno del matrimonio.