Centro Studi online 'A. Solano' - Scienze storiche e del territorio  

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Scienze storiche e del Territorio

Contributo per la ricostruzione storica di un territorio per ridare senso e contenuto al poco conosciuto, al pensato e all'esistente


 

Girolamo Marafioti - Croniche et Antichità di Calabria
Estratto da: "Croniche et Antichità di Calabria"
- Girolamo Marafioti - 1596
 
Cap. XVII
"Si descrivono tutte l'habitazioni Locresi, lequali sono foura 'l capo di Vaticano,
cominciando da Ioppole infino al porto d'Ercole."
 

 

Si descrivono tutte l'habitazioni Locresi, lequali sono foura 'l capo di Vaticano, cominciando da Ioppole infino al porto d'Ercole.

Doppo Nicotera per distanza di quattro miglia in circa, s'incontra vn picciolo Castello, per nome Ioppole fabricato in vn colle poco lontano dal mare verso mezzo giorno, in aria poco sana, per quanto si comprende dalla breve vita de gli habitatori, e dalla poca quantità del popolo.
Nondimeno per picciolo ch'ei si sia, gode del proprio splendore, come ogni altra città della Calabria; imperò che v'è nato Agostino Nifo Filosofo, e medico eccellentissimo, di cui nel suo tempo non solo si trouò màggiore, mà forse nè vguale ancora.
Fiorì costui nel tempo di Carlo Quinto, e fù inuentore di quel mirabile siropo, senza cui par che non sarebbe stata perfetta la medicina, chiamato communemente da Medici, e spetiali, Syrupus domini Augustini. Scrisse sopra tutta la Logica di Aristotile, commenrarij bellissimi, trasferì di greco in latino'l resto della Filosofia naturale, dilucidandolo con dottissimi commenti: scrisse inoltre eccellentissimamente sopra l'anima d'Aristotile, sopra'l Cielo, sopra la Meteora, e sopra la Metafisica, fece in Filosofia, e fuora'l resto, si può dire, dell'opre d'Aristotile di molte questioni. Scrisse vno trattato de diebus criticis, & altre cose pertinenti alla Medicina. Mà perche la malignità de gli huomini, laquale s'ingegnò sempre al male, & alla detrattione dell'honore altrui, per dare forsi la lode, 'l vanto di tant'honore à le stessa; s'impegnò di dirlo Agostino Nifo di Sessa, & non di Calabria, e pure dourebbe stare'l contrario, l'eriore, ò la malignità, che vogliam dire, hebbe quindi l'origine, e'l fondamento apparente.
Essendo il predetto Agostino anchora tenero d'età nella sua patria Ioppole, gli auenne (secondo la commune, e naturale disauentura) di rimanere per morte priuo di sua madre: essendosi poi con un'altra donna sposato'l padre; perch'è commune maluagità delle matrigne di maltrattare i figli del marito nati d'altra moglie, non pote sopportare le iniquità, e gl'empij costumi della matrigna; onde fuggito dalla propria patria si condusse in Napoli, doue perch'egli era di ingegno molto eleuato, & erudito nell'humane lettere, fù preso da vn gentilhuomo Sessano per maestro de' suoi figliuoli, liquali per opra d'Agostino in breve tempo hauendo fatto gran profitto in questi studi furono poi mandati dal padre colla compagnia del medesimo a Padoa per attendere à professione più graue. Agostino quiui tanto s'auanzò nella Filosofia, che ritornò con esso loro à Napoli dottissimo, inteso poi ch'era morto'l padre, e che le sostanze, che douea hereditare, erano state ridotte in niente da lui, e dalla matrigna, più non volle ritornare in Calabria.
Mà per le molte sue virtù hauendo fatto honoratissimo parentato, si sposò con vna nobile donna in Sessa; e quella fù la cagione, che lo fece chiamare Agostino da Sessa, che quanto alla verità del suo nascimento era Calabrese, si come testifica egli stesso nell'epistola scritta à Giovanni Marchese d'Arena nel principio delli commentarij sopra la Periermenia d'Aristotile della prima impressione.
Anzi viuno in Ioppolo infino ad hoggi alcuni nepoti, e pronepoti dell'istesso Agostino, e molti altri suoi parenti habitano al presente in vn casale di Tropea chiamato Carciàde, doue giouane dimorò egli per alcun tempo: fù istrutto in Tropea delle lettere d'humanità, e per la dimora quiui fatta cred'io che Monsignor Paolo Giouio (Gionio) nel libro de gli huomini illustri lo scriua cittadino di Tropea, però di questo honore potrà godere Ioppole, e Tropea, quella per la natiuità, e questa per l'educatione, cui s'aggiunge che quasi tutto il parentato della casata Nifo si ritroua ne i Casali di Tropea. Lesse costui Filosofia e Medicina in Napoli per molti anni con grandissima frequenza d'ascoltanti. Passò da questa à l'altra vita nel fine della sua vecchiezza sotto il Pontificato di Paolo terzo Sommo Pontefice Romano.
Nei contorni di Ioppolo è vn Casale chiamato Cuccurino: Si pescano nel mare di Ioppolo pesci di diuersa sorte. & nel territorio v'è grande abbondanza d'oglio, e varij frutti, non è molto distante da Ioppole il promontorio Vaticano, famosa per la mentione frequente appogli Cosmografi, e gli Historici.
Etin particolare ne scrive Plinio, e Strabone. Da questo promontorio insino al promontorio Cenide detto il Capo del pessolo, il qual'è dentro al territorio Reggino, si stende vn golfo di mare chiamato mare di Gioia.
Soura il promontorio Vaticano si ritrouano molti Casali, cioè, S.Nicolò, Briade. Orcilade, Ricade, e più dentro Briuancade, Lampezona, Panaghia, Spilinga, Condrochinone, e Carcilade.
Nel mare poi del detto promontorio molti nominati scogli si ritrouano, liquali sono di gran commodità alli vasselli: Questi sono lo scoglio Gadano, Meschera, e Proteria à quali succede vn porto chiamato anticamente porto d'Ercole, per hauerli in stesso riposato Ercole coi suoi nauigli, mentre nauigava per gli mari d'Italia. ...

(prosegue con la descrizione del territorio a nord di Capo Vaticano)

... Poco lontano da porto d'Ercole, il qual'hoggi volgarmente è chiamato le Formicole, è situata Tropea città nobilissima, & antica esposta al mare, ...